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Durigon risponde a Barelli: “Sullo ius scholae uscita infelice”

Durigon risponde a Barelli: “Sullo ius scholae uscita infelice”

Ancora agitazione tra Forza Italia e Lega. Le parole dell’azzurro Paolo Barelli sullo ius scholae risolte ai leghisti (“Ignoranti, almeno leggete il testo”) non sono andate giù agli alleati. “Non sono così acculturato come lui, però cerco di difendermi... Credo che ci sono uscite infelici e questa lo è", replica il vicesegretario della Lega e sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.

Il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha affermato che sulla riforma della cittadinanza il suo partito andrà avanti. E il capogruppo alla Camera Barelli ieri ha ribadito il concetto puntando il dito contro la Lega, da sempre contraria al riconoscimento della cittadinanza anche dopo dieci anni di scuola dell’obbligo come propongono i forzisti. “Quando si sta in una coalizione, si decide assieme cosa si fa. A volte ci fanno ingoiare qualcosa che non è, diciamo, al massimo livello del nostro entusiasmo – aveva spiegato Barelli in un’intervista a Repubblica – È chiaro che qualunque cosa che sia profondamente divisiva non va fatta. Però se tu mi stimoli e mi dici che la mia proposta è una ‘cavolata’, allora tu Lega mi costringi a dirti: leggitela, la nostra proposta. E dico anche: ignoranti, leggetela, perché dire che devi fare dieci anni di scuola dell’obbligo, studiando italiano, matematica, geografia e storia, è una robetta seria. Non la puoi liquidarla dicendo che è una cavolata, se sei mio alleato”.

Ora dalla kermesse Ponza d'Autore dove è intervenuto Durigon è arrivata la risposta della Lega. Le parole di Barelli? “Un’uscita infelice”. Per poi precisare: “Abbiamo fatto tanta strada insieme e continueremo a farla. Siamo un governo di centrodestra, andremo avanti lo stesso”.

Nel dibattito si inseriscono anche le opposizioni. "Presenteremo sia alla Camera sia al Senato una proposta di legge sulla cittadinanza uguale, perfettamente identica, a quella di Forza Italia, alla ripresa dei lavori parlamentari a settembre, anche se la nostra proposta di legge su questo argomento l'abbiamo già presentata", ha fatto sapere Ettore Rosato, vice-segretario di Azione, interpellato da Affaritaliani.it. "Con questa iniziativa proveremo a sbloccare la situazione. Vero, non è la questione più urgente per il Paese ma merita la dignità che la politica deve riconoscere alle cose importanti. Poi in Parlamento ogni partito si assumerà le proprie responsabilità", ha concluso il vice-segretario di Azione.

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